mercoledì 17 maggio 2017

le strutture e i paramenti murari romani

Esercitazione per la classe I A
1   cupola
2   centina
3   volta a botte
4   volta a crociera
5   tamburo
6   opus incertum
7   opus reticulatum
8   opus testaceum o latericium
9   opus mixtum
10 opus spicatum
11 opus quadratum
12 opus poligonalis

Inserisci in un tuo commento gli abbinamenti che ti sembrano corretti. Attenzione! Uno solo dei numeri dovrà essere abbinato a due lettere.

I primi cinque studenti che riusciranno a non commettere più di due errori avranno una valutazione (parziale) positiva sul registro.

martedì 16 maggio 2017

San Francesco di Castelletto a Genova e il monumento a Margherita di Brabante.

per la classe II A

San Francesco di Castelletto a Genova 
e il monumento a Margherita di Brabante

Secondo una leggenda, tramandata dal PERASSO, Francesco sarebbe passato da Genova nel 1211 per recarsi in Spagna e in Marocco. 

E' certo, invece, che i suoi seguaci erano presenti a Genova già nel 1224. 

Dal 1228 essi si stanziarono, sotto il Castelletto, nel monastero già esistente di sant'Onorato. La nuova chiesa venne edificata a partire dal 1250 o, più probabilmente dal 1255. Avendo concesso il papa la facoltà di seppellire i morti sotto le chiese degli ordini mendicanti, alcune importanti famiglie genovesi ne finanziarono la costruzione: 
i Cybo, i Fieschi, gli Spinola, i Lomellini, i De Marini.


La nuova chiesa, a pianta longitudinale a croce latina commissa con cappella absidale rettilinea e due cappelle per parte lungo il lato est del transetto, viene costruita con facciata sulla salita pedonale sotto il forte di Castelletto, rivestita in marmo bianco e pietra grigia di Promontorio a filari orizzontali alterni.

La facciata, a spioventi interrotti, presentava un grande rosone centrale ed un portale gemino (fatto che sembra testimoniare l'influsso di maestranze nordiche o semplicemente una citazione dalla facciata della basilica-madre di Assisi), sormontato da una cimasa a cuspide.
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Fu nella cappella absidale che si decise di inserire il Monumento a Margherita di Brabante, moglie dell'imperatore Arrigo VII, morta a Genova il 13 dicembre 1311, opera di Giovanni Pisano.
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Esiste un documento notarile, stilato il 25 agosto 1313, con il quale l'artista si impegnava a realizzare l'opera per 80 fiorini d'oro, pagati da un arcidiacono della Cattedrale di Genova a nome e per conto dell'imperatore.

Il monumento doveva essere composto da quattro statue raffiguranti Virtù: la Giustizia, la Fortezza, la Temperanza, la Prudenza, tutte con il volto di Margherita, che reggevano sulle spalle il sarcofago istoriato, entro una probabile incorniciatura architettonica.
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Al di sopra ancora era raffigurata l'imperatrice in punto di morte, all'interno di una cortina tenuta aperta da Angeli. Sulla sommità di questa, il gruppo statuario con la "Elevatio Animi" (Resurrezione dell'anima) della defunta. 

Il monumento fu danneggiato già a fine XVI secolo, quando venne demolita l'abside per ingrandirla. Esso fu spostato nel transetto, ridimensionandolo. La dispersione maggiore si ebbe dal 1789, quando il convento venne soppresso e tutto il patrimonio che esso e la chiesa contenevano fu venduto o distrutto. Nel 1874 lo scultore Santo Varni identificò il frammento maggiore nel giardino della villa Duchessa di Galliera a Voltri; donato dalla duchessa al Comune di Genova, è ora esposto al Museo di Sant'Agostino. 
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Negli anni Sessanta del Novecento fu invece individuata la statua della Giustizia
in un giardino del Righi che, acquistata dallo Stato, oggi si trova nella Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Nel 1967 fu identificata (in una collezione privata svizzera, dove tuttora si trova) la testa della Temperanza.
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La testa della Fortezza, oggi anch'essa a Sant'Agostino, fu invece riconosciuta nel 1981 nel giardino interno di Palazzo Doria in via Garibaldi 5. Era montata sul corpo di un putto cinquecentesco a decorare una fontana.
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Non si sa, invece, se appartenesse al complesso anche una piccola Madonna, acefala e senza Bimbo, sicuramente di Giovanni Pisano, conservata anch'essa a Sant'Agostino.
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E' consigliabile ascoltare la bella lettura che del Monumento funebre a Margherita di Brabante ha tenuto il prof. Clario Di Fabio per il Museo Nazionale di Radio tre:

http://www.museoradio3.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-dd6519d6-04f5-4619-9cc9-f65261038da4.html



didascalie:

1  Prospetto della Chiesa di san Francesco di Castelletto, Pietro Battista CATTANEO, 1595-1600.
2  Domenico Piaggio, facciata della chiesa da Monumenta Genuensia, inizi XVIII secolo, fol.12,           Civica Biblioteca Berio.
3  Zbraslavská kronika, disegno raffigurante Margherita di Brabante, XIV secolo.
4  Codex Balduinensis, Margherita di Brabante, dettaglio di miniatura, XIV secolo.
5  Codex Balduinensis, La morte dell'Imperatrice, miniatura, XIV secolo, Coblenza, Biblioteca.
6  Ricostruzione di come avrebbe potuto essere la parte bassa del Monumento.
7  Tino di Camaino, Monumento a Maria d'Ungheria, 1325, Napoli, Santa Maria Donnaregina.
8  Giovanni Pisano, dettaglio della Elevatio animi del Monumento a Margherita di Brabante, 1313 c.,     Genova, Museo di Sant'Agostino.
9  Giovanni Pisano, La Giustizia, 1313 c., Genova, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.
10 Giovanni Pisano, testa della Fortezza, Genova, Museo di Sant'Agostino.
11 Giovanni Pisano, Madonna, 1313 c., Genova, Museo di sant'Agostino.

http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-18a3d8fb-0bd2-4ec9-884a-76ef6e3636b5.html
http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-18a3d8fb-0bd2-4ec9-884a-76ef6e3636b5.html